Le Vie del dal Sale della Maremma hanno fatto centro. Il nuovo evento di cicloturismo targato Uisp ha abbinato l’esplorazione di nuovi percorsi, le antiche strade che permettevano la commercializzazione sulla via Cassia e sulla via Francigena del sale proveniente dai depositi del bastione del sale di Grosseto o dalle Saline di Orbetello, alla possibilità per persone svantaggiate, con diverse tipi di disabilità, di vivere un’esperienza emozionante. Utilizzando delle bici e dei mezzi assistiti e insieme tre accompagnatori e a una guida ambientale escursionistica, alcuni ragazzi speciali hanno potuto percorrere la prima e l’ultima parte dell’itinerario che dopo la partenza a Grosseto e poi è proseguito per due giorni, lungo circa 185 chilometri di lunghezza, con 2.100 metri di dislivello, con tappe a Batignano, Cinigiano, Monticello Amiata, Montelaterone, Magliano in Toscana, Monte Argentario e Alberese.
L’iniziativa è stata organizzata in sinergia tra le cooperative di comunità “Il Borgo di Montelaterone, “Biofan” di Monticello Amiata, “Maremma Le Vie” di Grosseto e la “Cooperativa sociale Melograno, la “Cooperativa sociale Arcobaleno” e “Centro diurno Il Girasole” della provincia di Grosseto.
“La Uisp si è unita con entusiasmo a un progetto bellissimo organizzato dalle cooperative di comunità – afferma Giovanni Pettinari, responsabile cicloturismo Uisp – cerchiamo di inviduare percorsi ciclabili alla portata di tutti per dare la possibilità anche ai diversamente abili di godere di questi panorami, con le guide ambientali escursionistiche che raccontano il territorio”.
“L’iniziativa è nata insieme alla Uisp – conferma Michele Bertaccini, cooperativa il Melograno – proseguendo nel lavoro che abbiamo portato avanti nell’ultimo anno a Grosseto e Follonica sulla mobilità dolce, con attenzione particolare all’inclusione applicata al cicloturismo. L’idea di provare questo tracciato è per dimostrare che i mezzi speciali acquisiti grazie al contributo di Cassa di Risparmio Firenze e Regione Toscana possono percorrere ogni tipo di terreno e itinerario”.
“E’ un’iniziativa importante – aggiunge Marta Pazzagli, cooperativa Arcobaleno – per coinvolgere ragazzi affetti da varie forme di disabilità in iniziative di cicloturismo. Un modo per scoprire il territorio e per far vivere loro esperienze diverse. Parliamo di un progetto di inclusione reale, auspicando che possa essere solo l’inizio di un percorso”.
“Con queste due tappe lungo le vie del sale, divise dalla sosta di Montelaterone – conclude la guida ambientale escursionistica Livio Livi – siamo arrivati fino alle saline di Monte Argentario per poi far ritorno a Grosseto. E’ stato un evento davvero interessante dal punto di vista storico e su strade poco trafficate abbiamo dato anche alle persone svantaggiate di partecipare a piacevoli passeggiate”.