Quattro anni dopo nessuno ha dimenticato la tragedia di Marsiliana, costata alla vita a tre dipendenti dell’Enel. Il crollo della strada del ponte sull’Albegna costò la vita, il 12 novembre 2012, a Paolo Bardelloni, Maurizio Stella e Antonella Vanni. Così proprio nel punto in cui si consumò quella terribile tragedia, ancora una volta si sono ritrovati familiari e amici delle vittime, che hanno deposto dei fiori sulla lapide che ricorda le loro vite spezzate, assieme al sindaco di Magliano in Toscana, Diego Cinelli, a quello di Orbetello, Andrea Casamenti, e al presidente provinciale della Uisp, Sergio Stefanelli.
Maurizio Stella era infatti il presidente di una società ciclistica amatoriale, il Free Bikers Pedale Follonichese, che ha voluto essere presente con un gruppo di ciclisti giunti dal Golfo (CLICCA QUI PER IL VIDEO DEL LORO ARRIVO) per ricordare Maurizio come lui avrebbe voluto, pedalando. “Saremo ogni anno su questo ponte – ha detto l’amico Aldo Pacini – almeno fin quando non sarà fatta chiarezza, non sarà fatta giustizia”.
Giustizia che è stata chiesta a gran voce dal figlio di Paolo Bardelloni (CLICCA QUI PER IL VIDEO CON LE SUE PAROLE): “Finalmente, dopo appena quattro anni – ha detto con amara ironia – il processo penale è iniziato. Finora è stata data la colpa a loro, che sarebbero morti per aver rimosso una transenna. Perché sarebbero stati degli incoscienti. E’ giusto che finalmente venga fatta giustizia. Noi la aspettiamo”.
In prima linea, da sempre, c’è il sindaco di Magliano, Diego Cinelli (CLICCA QUI PER LA SUA VIDEO INTERVISTA), che ha fin dal primo anno partecipato – anche prima di diventare amministratore del suo comune – alla commemorazione sul ponte di Marsiliana. “E’ molto importante ricordare questa tragedia che ha colpito i tre tecnici dell’Enel – afferma Cinelli – è un simbolo di questa alluvione, un simbolo tragico. La bassa Maremma fu dannatamente colpita, fino all’anima, da questa tragedia. Ci siamo tutti rialzati, con fatica, tanto è stato fatto per la messa in sicurezza dell’Albegna, grazie anche all’aiuto dei comitati e delle istituzioni, ma tanto deve essere ancora fatto. E questo giorno è molto importante per le famiglie e per tutte le comunità locali”. Un pensiero anche alle famiglie che chiedono giustizia: “E’ un loro sacrosanto diritto – risponde Cinelli (CLICCA QUI PER LE SUE PAROLE DURANTE LA COMMEMORAZIONE) – non parlo dell’inchiesta perché ci penserà la Magistratura, ma è giusto che venga posta la parola fine su questa vicenda così drammatica, anche per dare un po’ di sollievo a chi ha sofferto tanto”.
“Le associazioni locali hanno spinto e continuano a spingere – ha ricordato Casamenti (CLICCA QUI PER LE SUE PAROLE DURANTE LA COMMEMORAZIONE) – perché si continui a lavorare per la sicurezza sulle strade. Oggi è il momento del ricordo, per questa terribile tragedia, ed era giusto stare vicini alle famiglie delle vittime”.
“Il fatto che tante persone siano qui – ha concluso Stefanelli (CLICCA QUI PER LE SUE PAROLE DURANTE LA COMMEMORAZIONE) – fa capire come queste persone abbiano lasciato un bel ricordo. La cerimonia deve avere un significato di affetto e di ricordo, ma soprattutto di elevare le coscienze affinché sulle strade ci sia sempre maggiore sicurezza”.