Con il progetto Osiamo il contratto di fiume è più vicino

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E’ partita da Sasso d’Ombrone l’avventura aperta a tutta la comunità rivierasca per la scoperta del fiume Ombrone attraverso il progetto Osiamo.

Più di cinquanta persone, tra adulti e bambini, hanno preso parte all’iniziativa organizzata dal Comune di Cinigiano in collaborazione con la Uisp e l’associazione Terramare, che prevedeva un’escursione trekking alla scoperta dei luoghi caratteristici della valle del fiume Ombrone (capitanata dalla guida Nunzio D’Apolito), e delle prove in acqua con gommoni soft rafting. Le due attività sono state teatro di approfondimenti, con gli esperti del progetto Osiamo, sui temi riguardanti il rischio idraulico, la valorizzazione del fiume per fini turistici, le emergenze ambientali e la valorizzazione del patrimonio culturale e sociale della valle del fiume.

“Le condizioni idriche dell’Ombrone, estremamente sotto la media stagionale, hanno sicuramente aperto la strada al dibattito relativo all’approvvigionamento idrico e alla navigabilità del fiume – afferma Maurizio Zaccherotti, vicepresidente provinciale Uisp – Negli ultimi cinque anni, non solo per effetto della scarsità di piogge, le condizioni idriche dell’Ombrone si sono aggravante tanto che in alcuni tratti il fiume è ridotto ad un ruscelletto con depositi di detrito importanti”.

All’evento ha partecipato anche Romina Sani, sindaco di Cinigiano, anche in qualità di escursionista con il trekking. “E’ importante iniziare un laboratorio itinerante – spiega il primo cittadino di Cinigiano (CLICCA QUI PER LA SUA VIDEO INTERVISTA) – per coinvolgere tutti i cittadini e le associazioni che vorranno fare un’analisi su tutte le tematiche che riguardano il fiume, dall’ambiente, al turismo, allo sport, al rischio idrogeologico, agli interventi da fare. Vogliamo arrivare, con la partecipazione di tutti, a un progetto da presentare alla Regione Toscana per gestire al meglio l’Ombrone”.

Ha partecipato anche il Comitato per la valorizzazione del territorio e del paesaggio di Buonconvento, con il presidente Riccardo Conti che ha ricordato l’importanza di fare sistema in questo progetto, andando anche oltre i confini territoriali.

Al termine delle attività tutti i presenti sono stati accolti dall’associazione Pro Sasso in un banchetto organizzato appositamente per i partecipanti. I lavori si sono conclusi con  la compilazione di un questionario che riportava domande inerenti la conoscenza del fiume e i suggerimenti per una migliore gestione.

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