L’edizione 2017 di Vivifiume Ombrone, l’evento targato Uisp che ha come obiettivo quello della valorizzazione del fiume e del suo ambiente naturale, si avvicina. La parte ciclistica sarà come sempre importante e la società Ciclistica Valdombrone, da tempo affiliata alla Uisp, ha provato con un gruppo si suoi atleti il percorso su strada, previsto per il 2 aprile.
“Nonostante clima e colori ancora invernali – fanno sapere i cicloamatori – il giro è straordinariamente bello. il panorama si apre sull’intera Toscana, abbracciando a seconda dei tratti la Maremma, il Monte Amiata, la Val d’Orcia superiore con Radicofani, le Colline Metallifere, il Chianti senese e le cime (oggi innevate) di Pratomagno e Abetone”.
Sono 135 chilometri e 2600 metri di dislivello: non è una passeggiata. Da Petriolo a Casciano di Murlo è uno strappo continuo a salire e l’ascesa a Montalcino non va sottovalutata, soprattutto perché il 2 aprile molti ciclisti sono ancora a metà preparazione.
Distanza e dislivello del giro rappresentano lo standard di una gran fondo di media difficoltà.
“L’invito a tutti è di partecipare numerosi – affermano gli organizzatori – perché il giro merita davvero, ma di arrivare allenati, perché richiede una preparazione ciclistica già completa. Peraltro in una giornata dedicata al fiume Ombrone, nessun percorso è più adatto: da Paganico si tagliano le Valli del Farma e del Merse, che dell’Ombrone sono affluenti diretto e indiretto, da Casciano si scende verso est a trovare il fiume ancora piccolo a Buonconvento, scalando Montalcino si sconfina nella valle de torrente Asso, sotto Sant’Angelo si attraversa l’Orcia, che dell’Ombrone è il maggiore affluente. Poi dopo Cinigiano le Melacce e la valle delle Trasubbie e, infine, l’Ombrone ormai grande, prima ai Pianetti di Campagnatico, poi a Paganico”.
Anche quest’anno Vivifiume Ombrone, per due giornate, proporrà percorsi di ciclismo, ma anche di trekking, equitazione e soprattutto di canoa e sport d’acquaviva.