Bartalucci regale: trionfo nel trofeo Val di Campo

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Un Federico Bartalucci in forma smagliante trionfa ancora. Dopo il successo nella seconda tappa del Trittico Tommasini, il portacolori dello Scott Pasquini Stella Azzurra vince anche nel Trofeo Val di Campo, quella che con tutta probabilità è stata l’ultima corsa ciclistica amatoriale in Maremma targata Uisp e Team Marathon Bike nel 2020.

Il corridore grossetano, nel solito arrivo a Poggialberi, precede Giulio Scaia, United Cycling Team, e Fabio Cini, Cicli Copparo, dopo una corsa davvero spettacolare che ha visto protagonisti 75 cicloamatori provenienti da tutto il centro Italia confrontarsi in un circuito da ripetere sei volte, tra il Bozzone e Poggialberi.

Percorso dunque decisamente nervoso adatto alle fughe: Bartalucci entra già nel primo gruppetto di tre corridori, che poi diventano sei e che sembrano in grado di giungere fino all’arrivo. Ma da dietro il gruppo procede veloce, grazie al lavoro instancabile di Cini, rimasto fuori dalla fuga e voglioso di giocarsi le sue carte all’arrivo. Nel corso del penultimo giro arriva il ricongiungimento, e alla fine dell’ultima discesa se ne vanno in otto che si giocano il successo nell’ultimo giro. Lo spunto giusto, sull’ascesa finale a Poggialberi, è ancora di Bartalucci, che precede Scaia e Cini; poi arrivano Stefano Colagè, Team Bike Emotion, Cristian Bartemucci, Asd Ciclowatt, Marco Pastacaldi, United Cycling Team, e i sempre presenti grossetani Maurizio Innocenti, Ciclowatt, e Luciano Borzi, Team Bike Ballero. La volata del gruppo è vinta da Massimo Pirrera,  United Cycling Team, decimo Lucio Margheriti, Ciclowatt.

“Stavo bene e ho cercato di dare il massimo sapendo che probabilmente chiudiamo qui questo difficile 2020 – racconta Bartalucci – speriamo in una prossima stagione meno tribolata. Di solito mi dedico alla mountain bike, ma vista la penuria di corse sono riuscito a cavarmela bene anche su strada”. “E’ andato subito via un gruppo – spiega Scaia – siamo riusciti sempre a tenerli sotto controllo. Poi è stata bagarre, alla fine dell’ultima discesa il gruppo si è sfilacciato e ho capito che era al momento giusto. Più che una volata è stata una progressione estenuante in cui non ce l’ho fatta a superare il vincitore, a cui vanno i miei complimenti”. “Per rientrare sulla fuga è stata molto dura perché non ho avuto molta collaborazione – ammette Cini – poi con il gruppo compatto siamo ripartiti in contropiede. Sapevo che Bartalucci e Scaia sono molto più veloci di me, credevo non sarei arrivato nemmeno sul podio, invece è arrivato un buon terzo posto”.

“E’ stata una gara bellissima eppure molto difficile – conclude Maurizio Ciolfi, presidente del Marathon Bike – con questo dpcm in arrivo siamo stati in dubbio fino all’ultimo, infatti una cinquantina di corridori non si sono presentati. Peccato, perché è stata una corsa davvero spettacolare che è andata benissimo. Adesso non ci resta che aspettare per capire cosa potrà succedere, abbiamo fatto il possibile grazie a Uisp, Avis e Banca Tema che non ci hanno mai lasciato soli”.

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