La Festa della Toscana colora il Moderno: successo con i giovani per l’evento della Uisp

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Grosseto ha celebrato la Festa della Toscana e l’abolizione della pena di morte voluta da Leopoldo di Lorena. Ormai consolidata e di successo la formula del doppio spettacolo, quello del mattino rivolto alle scuole della Maremma, quello della sera aperto al pubblico con il teatro gremito per applaudire le esibizioni dei giovani sportivi e attori, guidati dall’ottimo presentatore, attore e cantante Fabio Cicaloni.

Nel primo tempo sono state messe in scena la massoneria (dalla Dance System), la leggenda di Bianca del castello di Vincigliata (Progetto Danza), la leggenda di Kinzica (Palestra Europa), i quattro mori di Livorno (Polisportiva Barbanella Uno), la leggenda della dama bianca (Artistica Grosseto), Gherarda degli Aldobrandeschi (Cicaloni e il Jump the Valda Acrobatic Duo, con Giulio Marconi e Valentina Romiti), musica e teatro tra il 1740 e il o1765 (Palestra Europa), il collezionista (Barbanella Uno), le scoperte scientifiche (Progetto Danza), la leggenda dell’innamorata (Dance System), le streghe di Pitigliano (Ginnastica Grifone). Nel secondo tempo ancora emozioni con la spiaggia degli argonauti (Barbanella Uno), il cinque maggio (Cicaloni e Cecilia Modanesi), il brigantaggio (Progetto Danza), la leggenda del Badalischio (Artistica Grosseto), la leggenda del ponte del diavolo (Palestra Europa), i fantasmi dei cavalieri del castello di Poppi (Dance System), la leggenda della volpe d’oro (Ginnastica Grifone), Beffardello (Artistica Grosseto), brani tratti dallo “statuto fondamentale” (Cicaloni e Francesca Furnari), il treno tra tecnologia e futuro (Ginnastica Grifone).

Ricca anche la platea di ospiti: l’evento, organizzato in favore dell’Avis, è stato patrocinato dal Comune di Grosseto. “Una bellissima serata per festeggiare questo grande avvenimento  – afferma il vicesindaco Luca Agresti – per il quale dobbiamo ringraziare le famiglie ma soprattutto i 220 ragazzi che sono saliti sul palco. E ovviamente la Uisp per l’organizzazione dell’evento, l’associazione avrà sempre il Comune al suo fianco in futuro per manifestazioni come questa”.

“Sport e spettacolo per celebrare un momento storico tanto importante – aggiunge l’assessore allo sport, Fabrizio Rossi – Ai nostri giovani e ai nostri ragazzi che sono saliti sul palco dobbiamo insegnare questo bel messaggio, cosa significa essere un cittadino che abbia dei valori”.

“Una platea ideale – spiega Carlo Sestini, presidente provinciale Avis – sia nell’appuntamento della mattina che la sera. Come associazione dobbiamo intercettare donatori, trovare persone, ma anche investire nelle nuove generazioni. Grazie soprattutto a Uisp solidarietà, testimonianza ancora una volta della vicinanza tra lo sport, l’associazionismo, il mondo del volontariato e l’Avis”.

“Serate come queste – afferma Fabio Becherini, direttore generale della Banca della Maremma – ci permettono di apprezzare ancora di più la nostra collaborazione con la Uisp. Siamo particolarmente contenti  di sponsorizzare  la più importante associazione sportiva del territorio con il quale entriamo a contatto sperimentando la bontà della coesione sociale, della vicinanza sul territorio e delle sane pratiche sportive”.

Fabio Nocchi, coordinatore ginnastica Uisp, per la prima volta è stato il responsabile della Festa della Toscana. “Sono felice, non potrebbe essere altrimenti – sorride Nocchi –  sette scuole di danza e 220 allievi, oltre al teatro pieno, rappresentano un risultato importante.  E’ andata bene anche per come hanno risposto gli studenti, un grazie va al provveditorato. Per arrivare a questa serata il percorso è stato lungo, sia alla preparazione del teatro, che dei temi, che la parte amministrativa. Un lavoro che ci ha visto tutti impegnati”.

Infine Giannino Sebastiani, autore dello spettacolo assieme a Rossella Marconi. “Era la nona edizione di questo appuntamento – ricorda –  la Uisp è fiera di esserci sempre. Abbiamo pensato a un viaggio ideale che i Lorena, padre, figlio e nipote, fecero in Toscana nell’arco di quasi cento anni andando alla scoperta degli usi, di costumi e delle tradizioni del popolo toscano. Speriamo che questa riscoperta serva anche a noi per essere sempre più orgogliosi di appartenere a questa regione”.

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