Jacopo e Kate, trionfo di coppia nella serata più triste per l’Argentario

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E’ stata un’edizione segnata dal dolore e dal lutto, la settima di Correndo sotto le Stelle. La tragedia che ha sconvolto Porto Santo Stefano non poteva non toccare anche la gara podistica, inserita nel circuito Uisp Corri nella Maremma, che ha attraversato le suggestive vie del rione Croce con una lunga serie di saliscendi.

La corsa è partita di fronte al palazzo comunale con un minuto di raccoglimento, al quale hanno partecipato commossi gli organizzatori e i 153 atleti al via. Poi, dopo la partenza, agonismo ed emozioni con quattro elettrizzanti giri di un circuito davvero spettacolare da seguire per i tanti argentarini e turisti dietro le transenne.  Spettacolare per gli spettatori, davvero impegnativo per i partecipanti, giunti davvero sfiniti al traguardo dopo i 6.500 metri del relativamente breve percorso.

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Sulle strade di casa doppietta di marito e moglie, visto che Jacopo Boscarini, Atletica Costa d’Argento, e Katerina Stankiewicz, Team Marathon Bike, hanno portato a casa il successo nelle rispettive prove. Boscarini ha dovuto sudare per tre giri, corsi assieme al compagno di squadra Gabriele Lubrano e al laziale Luca Tassarotti, Santa Marinella Athletic: prima ha ceduto Tassarotti, poi anche Lubrano ha dovuto arrendersi, giungendo a 23 secondi dal vincitore. Andrea Lazzarelli, Asd Smac, Cristian Fois, Atletica Costa d’Argento, Salvatore Sbordone, Asd Quarto Stormo, Iacopo Viola, Atletica Costa d’Argento, Paolo Merlini, Team Marathon Bike, Flavio Mataloni, Atletica Costa d’Argento, e Federico Tresse, Brescia Marathon, completano i primi dieci. Tra le donne Stankiewicz, 25esima assoluta, ha preceduto Marika Di Benedetto, Atletica Costa d’Argento, e Silvia Nasso, Tirreno Atletica.

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“E’ stata una serata difficile per tutti – afferma Boscarini – la decisione di correre è stata sofferta, perché questa tragedia ha toccato profondamente il paese. In gara ho cercato di onorare al meglio lo sport e la tanta gente che c’era in strada, anche se Katerina è stata più brava di me: nostra figlia Vittoria è stata un po’ agitata negli ultimi giorni, io sono riuscito a dormire ma mia moglie no”. “Sono tornata in gara da qualche mese, ormai – spiega Stankiewicz – la condizione cresce e posso dire di essere al meglio, anche se l’impegno di mamma ovviamente mi prende molto tempo”.

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“Ciò che ci ha colpito è stato troppo grande e non commentabile – aggiunge Andrea Coli, presidente del Reale Stato dei Presidi – abbiamo pensato di annullare l’evento, ma poi di concerto con il Comune e il Rione Croce la scelta è stata quella di correre perché un evento sportivo non si deve fermare per quello che ci succede intorno. Tutti gli atleti hanno portato un piccolo segno di lutto, il parroco del paese ci è stato vicino durante il minuto di raccoglimento. Gli atleti della provincia e anche i tanti che sono venuti da fuori delle Toscana ci seguono sempre ed è stato questo l’input che ci ha convinto a fare comunque la gara”.

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